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Le prime prove di trasmissione due mesi fa. Decisamente un esperimento riuscito. Ora Radio Aido Almè cavalca il web per sensibilizzare i giovani, ma non solo, alla scelta della donazione degli organi. Una mission inderogabile per l’associazione che si aggancia alle nuove opportunità del digitale.

Appuntamenti settimanali condotti da Signorini

Così, ogni settimana, Radio Aido Almè trasmette una puntata della storia dell’Aido locale corredata da notizie medico-sportive e culturali e informazioni intorno agli eventi organizzati dal direttivo. Un’idea al passo coi tempi che attraverso un computer, un microfono, una connessione internet arriva ai tablet e agli smathphone (e in modalità classica ai Pc tradizionali) delle famiglie di Almè. Una comunicazione easy e friendly che si può tranquillamente impostare ovunque e raggiungere, potenzialmente, chiunque. Dietro a tutto questo c’è il fervore vulcanico di Alberto Signorini (42 anni, nella foto), presidente dell’Aido Almè da dieci anni.C’era tanta voglia di realizzare qualcosa di bello – spiega – Quello della webradio è un progetto utile che intende rilanciare l’associazione e amplificarne il messaggio. Parlare di Aido significa parlare di vita, di salute, di prevenzione, per migliorare il livello di benessere delle persone e incoraggiare il senso di solidarietà”.

L’importanza del donare

Il verbo dell’Aido si declina alla voce “donare” e significa essere solidali, essere altruisti, essere in empatia con il futuro degli altri, che siano parenti o sconosciuti. Signorini sa dell’importanza del donare. Un gesto di solidarietà nei suoi confronti ha riacceso un’esistenza compromessa dalla malattia. A Radio Aido Almè l’estro non manca. Anzi è la materia prima della nuova avventtura online. Con Signorini da settembre lavoreranno alla programmazione Max Carrara, Egidio Carminati, Marina Boffelli, Renata Pasta, Fustinoni Piergiorgio, Tiziano Bonifacio, Armida Cortesi, Giorgio Ambrosini e Franca Ghilardi. Per ora ci si limita ad un podcast settimanale, caricato sul un profilo ad hoc del portale Spreaker, e condiviso sul gruppo Facebook dell’Aido Almè. Così facendo tutti possono seguire le puntate in ogni momento poiché esse rimangono in una sezione dedicata. L’informazione è al centro della proposta dalla webradio di Almè che si declina anche attraverso interviste “di peso” ai medici del territorio, alle personalità e ai sacerdoti che sono vicini all’associazione.

Uno strumento per connetere il paese

La webradio – spiega Signorini – ha l’obiettivo di mettere in relazione i giovani di Almè. E’ uno strumento dalla potenzialità elevate in grado di connettere l’intero paese. Per questo come Aido siamo sempre alla ricerca di persone che abbiano voglia di inserirsi nella redazione e che portino nuove idee, nuove esperienze, nuovi modi di pensare da mettere al servizio della radio”.


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